La collezione permanente del Mudec di Milano ha aperto un dialogo con 180 opere, tra dipinti, sculture, disegni, documenti e manufatti provenienti dal museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, ove è conservata una delle più importanti collezioni di arte surrealista al mondo.

La mostra Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo. Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen è affidata alla curatela di Els Hoek, storica dell’arte, ed indaga il complesso rapporto tra l’universo surrealista e le culture extra occidentali.

I capolavori di Max Ernst, Man Ray, Dalì, Magritte e Paul Delvaux consentono ai visitatori di esplorare appieno la ricerca surrealista, incentrata sulle tematiche della psiche, del sogno e realtà, dell’amore, della morte, dell’inconscio e del desiderio, lungo un percorso suddiviso in sei sezioni, ciascuna delle quali è introdotta da una scultura o da un oggetto simbolico che ne evoca il tema stesso.

Il surrealismo fu anche movimento filosofico e letterario, politicamente impegnato ed in netta contrapposizione con la società occidentale industrializzata degli anni ’20: rifiutando la logica e la corruzione causata dall’eccessivo materialismo, tramite la messa a nudo del nostro subconscio gli artisti surrealisti negano i limiti della razionalità e traspongono sulla tela l’esperienza onirica e l’elemento fantastico all’interno di un’atmosfera metafisica.

Dall’accostamento apparentemente casuale di singoli elementi, talvolta contraddittori rispetto alla realtà in cui vengono inseriti, il confine tra realtà e illusione diventa sempre più labile provocando nello spettatore una sensazione di inquietudine e smarrimento. Tra le tecniche impiegate troviamo la decalcomania, i collages ed il frottage, la cui paternità viene tipicamente attribuita a Max Ernst: si tratta di una tipologia di automatismo psichico che, attraverso forme libere di associazione, dà origine ad immagini dal significato simbolico che trascendono il controllo morale o razionale della coscienza travalicando canoni estetici prestabiliti. La finalità dell’arte è difatti quella di sovvertire la realtà che conosciamo abitualmente, traducendo l’attività dell’inconscio in un prodotto figurativo inedito ed inconsueto, ove è ricorrente la metamorfosi dei soggetti e l’esasperazione dei caratteri raffigurati.

Il potere creativo dell’inconscio rompe il predominio della ragione in questa imperdibile rassegna che sarà aperta al pubblico fino al 30 luglio 2023.