Ha aperto la mostra ROY LICHTENSTEIN. Variazioni Pop che a Palazzo Tarasconi di Parma celebra il centenario della nascita di Roy Lichtenstein (New York, 1923), considerato uno dei maggiori rappresentanti dell’arte del XX secolo nonché uno tra i più celebri esponenti della Pop Art.

La mostra, aperta al pubblico fino al 18 giugno 2023, è curata da Gianni Mercurio e presenta una selezione di oltre 50 opere in cui ritroviamo il tratto inconfondibile dell’arte di Lichtenstein, ovvero le scene tratte da fumetti e pubblicità rese nello stile imitativo dei caratteristici pois del retino tipografico tipico dei processi di stampa dei giornali, cui seguono la natura morta, i paesaggi, fino alla serie dei nudi femminili. Ciascun filone tematico viene sviluppato all’interno di una sezione dedicata tra stampe e serigrafie, sperimentazioni su metallo, tessuti e sculture oltre a fotografie e video provenienti da collezioni europee e americane, che ripercorrono in ordine cronologico la sua intera carriera artistica a partire dagli anni Sessanta.

È proprio in questo periodo storico che lo stile di Lichtenstein cambia connotazione e rivoluziona il linguaggio espressivo dell’epoca con la scoperta e rivisitazione del fumetto: l’artista rappresenta persone ed oggetti della quotidianità trasformandoli in arte, estrapolando una scena dal suo contesto originario e conferendole un significato completamente rinnovato, con l’inserimento anche di testi ed onomatopee, oltre al distintivo effetto puntinato realizzato mediante la tecnica Ben-Day dots. Questo è il fondamento della stessa Pop Art americana, i cui artisti si ispirano a soggetti della cultura di massa e ad oggetti d’uso comune, isolandoli dal proprio ambiente naturale per trasformarli nei nuovi simboli della società consumistica votata all’eccesso: gli stessi oggetti erano già profondamente impressi nell’immaginario collettivo, grazie alla pressante pubblicità che invadeva le comunicazioni dei principali mass media.