È trascorso un mese dalla scomparsa di Fernando Botero, pittore e scultore colombiano conosciuto in tutto il mondo per le opulente figure colorate, dai volumi visibilmente enfatizzati.

Il Museo della Permanente di Milano annuncia “Via Crucis. La passione di Cristo”, la prima mostra postuma dedicata all’artista che presenta una raccolta di sessanta opere tra oli e disegni preparatori, realizzate tra il 2010 e il 2011, che indagano il rapporto di Botero con la religione, tematica profondamente radicata nella sua cultura originaria: è proprio dal Museo di Antioquia di Medellín che proviene difatti la collezione, donata dal maestro nel 2012.

Il corpus di Botero, composto dalle caratteristiche figure morbide e colorate, si arricchisce di questa serie di opere in cui emergono il dramma ed il dolore rappresentati dalla Passione di Cristo, i tormentosi eventi subiti da Gesù nei suoi ultimi giorni di vita prima della condanna a morte: in questa raccolta non sono presenti elementi satirici e si tratta pertanto di un lavoro pervaso di grande rispetto.

L’artista aveva dichiarato negli anni di aver ripetutamente fatto satira sulle istituzioni ecclesiastiche, essendo cresciuto in un Paese dove la Chiesa era una specie di dittatura: ciò non gli ha impedito però di riflettere intimamente sulla fede, spinto dalla convinzione che la religione fosse qualcosa di molto importante e profondo.

La mostra aprirà al pubblico a partire dal 23 novembre e sarà visitabile fino al 4 febbraio 2024.

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